destionegiorno
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Sono Luciana Latini ho 55 anni e insegno in una Scuola Primaria da più di 36 anni. Fin da piccola ho avuto modo di esprimermi con la recitazione e le rappresentazioni teatrali paesane e amatoriali. Dal 1980 ho ricoperto il ruolo di protagonista femminile nel musical “Forza venite gente” ... (continua)
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Futuro semplice
Soffierà un vento di luce
quando si incontreranno:
non più freddo né aria gelida
a lambire il giorno,
ma abbacinante splendore
e accoglienti richiami.
Vestiranno calore e carezze,
avvolgeranno gli occhi negli occhi,
diranno parole... leggi...
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Italia
Le sue 127 poesie in Introspezione
Siamo nati nel fango
sputi di argilla
modellata dal tempo
radici spezzate
dentro incastri ancestrali.
Siamo pula nel vento
sguainata da spighe
suoni quasi indecenti
dentro ritornelli
imparati a memoria.
Ci sentiremo un giorno
tra le viscere
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| Il vuoto che stringi
ha il sapore dei ferodi
e la puzza della cenere,
si nutre dei tuoi silenzi
e della prigione dove
ti sei richiusa.
È un vuoto verticale
che implode dal basso
dalle radici che ti avviluppano
che corrode i sensi
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| Triste
mi assale
l’intima malinconia dei giorni
annebbiati dai pensieri,
ogni anelito
sopito dai ricordi arresi.
Dimentico per un attimo gli errori
ora che il ciliegio
ha donato i suoi frutti
e le lucciole
aspettano di corteggiare
le
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| Fame di carezze
di baci sussurrati
di desideri comuni.
Fame di appartenenza
di cieli aperti sulla notte
di mare leggero
cullato dalla bonaccia
e profumato di tamerici.
Fame di sogni
da riconoscere a occhi chiusi
da urlare a voce piena
per
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| Ogni parola è un’ascia
riluce tra i silenzi
accartoccia il cuore
ferisce senza grida
tra battute d’aspetto
e silenzi pacificatori.
Ogni parola scende
sulle alture del cuore
come brina che ghiaccia.
Apre su crepuscoli stanchi
o spalanca le
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| Ondeggio
tra mutevoli paure
e barlumi di normalità.
Accolgo solo
la quiete transitoria
del mio cuore orizzontale
quando mi aspettano
sogni scomposti
e diversi respiri.
Di notte
l’anima nidifica
canta a voce piena
e perdona ogni
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| Pieni gli occhi
di una notte di luna
stancamente abbraccio il giorno
e lascio che i battiti
riprendano il loro corso
nelle ore larghe e vuote...
strapperò i fili
di questo TEMPO LENTO
e ne farò una treccia
per arrivare a sera
alla fine del
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| Non sono nuvola
non sono cielo
eppure sento l’universo
nel respiro
del temporale che arriva.
Lasciami entrare
in questo abbraccio di vento
che mi vola addosso
e che non teme la pioggia...
aprimi un varco
su questo orizzonte d’argento
fammi
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| Mi consolano
le ombre mute
e certi simulacri
orditi di soppiatto.
Mi abitano
i precipizi di voragine
dove rotolo cercandomi
a capo scoperto
con il cuore allo sbando.
Mi culla poi la notte
dove annegano le menzogne
e naufraga indenne
la
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| È bello vivere
perché vivere è cominciare
anche se a volte
si vorrebbe proseguire
nel tracciare un cammino
e non dover resettare tutto.
È bello vivere
sentire la normalità
riappropriarsi dei gesti banali
quelli che allineano il
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| Intemperanti questi versi
dissipati su petali e foglie;
illusorie queste parole
innaffiate con parsimonia
sui tappeti di sensi;
immutate le vibrazioni
sulle frasi scarmigliate,
immolati i ragionamenti
al limitar del vero
quando tra il dubbio e
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| Ho incontrato la poesia
aggrappata alla mia luna storta,
era in quel rosso
di certe parole oscure
soffiate via dentro
un sogno feroce e osceno.
Era in quel bianco
della luce diafana
nella danza delle falene ubriache
sui bordi di un acceso
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| Le lacrime sono come le acque profonde del mare
smuovono il fondale
annebbiano la vista
abitano dentro misteri insondabili
che solo il cuore
la tenerezza
e certa sensibilità
riescono a far affiorare.
Qualcosa poi riempie l’anima
fluisce dentro
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| Ogni volta che ti guardo
il tempo del sole
scivola immoto nel cielo
mentre ripiego un sogno.
La tua pazienza transita
sulla cruna di ago
tessuta sulle maglie larghe
del mio cuore sdrucito.
I miei piccoli passi
perduti nella tua orma
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| Figli della stessa terra
confinanti di radici
sotto lo stesso cielo
eppur dissimili,
trascolorano le chiome
in tempo asincrono.
Quello che per uno
è ancora acerbo,
per l’altro odora
di passato.
Così la vita
ci attraversa nello stesso
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