destionegiorno
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Sono Luciana Latini ho 55 anni e insegno in una Scuola Primaria da più di 36 anni. Fin da piccola ho avuto modo di esprimermi con la recitazione e le rappresentazioni teatrali paesane e amatoriali. Dal 1980 ho ricoperto il ruolo di protagonista femminile nel musical “Forza venite gente” ... (continua)
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Futuro semplice
Soffierà un vento di luce
quando si incontreranno:
non più freddo né aria gelida
a lambire il giorno,
ma abbacinante splendore
e accoglienti richiami.
Vestiranno calore e carezze,
avvolgeranno gli occhi negli occhi,
diranno parole... leggi...
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Italia
Le sue 450 poesie
| Ho smesso di essere viandante
coda di cometa
lacrime di sogno
creta da modellare.
Ho smesso finanche
di smaniare dietro ai vetri
nei ritagli di questo tempo
cosi denso di parole.
Ho smesso di aspettare
e di restare
tanto da qui
se si parte o
leggi

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| La liturgia di novembre
celebra la nebbia
i rami spogli
e certi numeri biblici.
Mi avviluppo in questa cortina
di fantasmi e suoni
seguendo strade che piegano
le leggi del tempo.
Nessun gemito nell’aria
quando si seguono i
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| Chino il capo
per guardarmi dentro
per affidare al silenzio
le mie piccole parole
farlo brillare
con i miei desideri bambini.
C’è stato un tempo
che a mani giunte
ogni nodo si scioglieva
e sui fioretti piegati
seminavo speranza.
Quelle sere
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| La mia morbida terra,
il colore dei suoi occhi,
i fianchi delle colline,
il profumo di antico
che riannoda le trame di memoria
in un ordito fedele
questo voglio vedere
nel sole di fine novembre
pieno di buoni propositi
che sposta lo
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| Nella luce di passaggio
tra la notte e il giorno
un senso di irrisolto
giustifica incoerenze:
la chioma ancora verde
della mia quercia
ostenta fiera il suo colore
e ai suoi piedi altre foglie
già vicine al trapasso
umili e sfiancate.
Accade
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| Ti leggerò
e leggerò
finché anche l’ultima virgola
tra il senso e l’intuizione
non brucerà più
e le frasi migreranno
nel limbo abitato da sempre.
Ti leggerò come
si legge l’elenco del telefono
senza memorizzare le cifre
senza rimandi
senza
leggi

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| DEDICATA
Morire di consunzione
dentro una casa
che non ha segreti,
lasciare un ricordo di luce
di una retta esistenza,
vissuta nella mansuetudine
nell’esempio probo
di uomo, marito, padre.
Te ne vai senza clamori,
in punta di piedi
come è
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| Un bagliore improvviso
un sogno vestito di luce
e di nuovo
l’autunno scricchiola
di foglie e ghiande
sotto i passi.
I rami tornano
a rigare traiettorie semplici
sugli orizzonti abbassati.
Un mite novembre
attraversa questi strani giorni
un sole
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| Mi cammina a fianco
la vigna saccheggiata
rosseggia muta
ad aspettare le ore
tra le zolle pazienti.
Un cielo senza domani
spumeggia nuvole confuse
di luce e ombra
dentro un fluire sospeso
tra virgole di fiato.
Un lento andare
per questa
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Italia |
07/11/2020 03:23| | 730 |
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| Bruciano i ricordi
insieme alla fiamma mutevole
e alle cortecce rugose.
Immagini di parole
radunate davanti al fuoco
ravvivano la memoria.
Questo calore svogliato
riscalda il mio giorno
e scioglie il silenzio.
Ritorna il profumo
della casa
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Italia |
01/11/2020 03:16| | 783 |
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| Impercettibilmente
ti inaridivo
mentre tu stupivi
nei tuoi voli.
Io sempre un passo
dietro a te
persa a cercare
i pezzi di me
quelli che poi tu ritrovavi
e mi donavi
su un piatto dorato.
Hai assorbito paziente
l’imperfetta confusione
del
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| Ti canto così
tra piano e fortissimo
nello stupore
di una stella
caduta ai miei piedi
e la spuma delle nuvole
tra le foglie del gelso.
Ti danzo tra le braccia
come quella sera
di note urlate alla luna
allacciata al tuo collo
respirando i tuoi
leggi

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| È una quercia antica
a difendere certa solitudine
a custodire parole segrete
a sussurrare alle stelle
desideri d’amore.
È una linea di case
a sbalordire al tramonto
regalando luce dietro ogni ombra
e un domani a ogni crepuscolo.
È un applauso
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| Mi perdo a pensare
al tuo piacere,
al suo silenzio,
a come implodeva dentro
per non svilire il mio
arrancato e tardivo.
Non ho più memoria
di certa intimità
e questo smarrimento
mi aiuta a non dolermene.
Infilata nella mia zolla
abito i
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| Il rumore della pioggia
tiene il passo
alla grigia nostalgia
di questo cielo abbassato
mutevole e superstite
agli assalti della vita.
Guardo gli ulivi
ignari e indifferenti
ai moti dell’animo
li guardo sospesa.
Sono giorni fermi
attraversati
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